Introduzione

Negli scacchi, il finale è la parte conclusiva della partita, in cui sono presenti sulla scacchiera solamente pochi pezzi oltre ai due re.

Sebbene non sia sempre chiaro in che punto finisce il mediogioco e comincia il finale, queste due parti della partita sono però decisamente diverse in alcune caratteristiche fondamentali. Un esempio è il ruolo del re: se nel mediogioco questo viene mosso raramente, in quanto è possibile attaccarlo e rischia di subire il matto, nel finale è invece un pezzo molto attivo, fondamentale sia nell’attacco che nella difesa; per questo si trova spesso al centro della scacchiera, quando nelle fasi centrali della partita è generalmente tenuto a lato.

Un’altra peculiarità è la lotta per portare almeno un pedone a promozione; il ridotto numero di pedoni in campo permette infatti che alcuni di essi siano passati, ovvero non abbiano altri pedoni sulla loro stessa colonna o sulle colonne adiacenti. La possibilità o la minaccia di promuovere questi pedoni diventa spesso un fattore molto importante nei finali.

Generalmente, dato che il numero di pezzi è ridotto, il valore di ognuno dei restanti aumenta, così come il loro raggio d’azione; i sacrifici sono più difficili da realizzare e, quando avvengono, portano di solito allo scacco matto, oppure alla promozione forzata di uno o più pedoni.

 


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